anche quest'anno in collaborazione con il mio carissimo compagno di speakeraggio Gianni Mauri, cronista sportivo di altissimo livello nonchè presidente FIDAL Lombardia, saremo i due docenti del corso organizzato da FIDAL Milano.
Gli incontri avranno inizio da sabato 24 novembre e proseguiranno per altre 4 volte.
Contiamo di formare relatori che siano professionali ma anche coinvolgenti e competenti.
Dopo che per problemi di maltempo è stata spostata di una settimana rinnovo il mio invito per domenica 18 novembre: la PELLA - ORTA, uno scenario mozzafiato per vivere l'emozione della corsa lungo un percorso che si snoda dalla sponda occidentale a quella orientale del lago d'Orta, con la sua pittoresca isola di San Giulio sempre visibile all'occhio dell'atleta.
Saremo tanti, tanti cuori che pulsano per la passione di questo nostro sport: la corsa!
Grazie ai miei amici, il Pres. Orfeo Pettinaroli a Stefano Falciola e a tutto il loro team, per l'organizzazione di questo straordinario evento!
Iscrizioni e distribuzione pettorali presso le ex scuole di Pella. Non sapete dove si trovano o come arrivarci? Niente paura: vi ho messo il link alla cartina qui sotto...
Ah...fino ad ora non ho mai sbagliato previsioni, vi posso assicurare che questa volta troverete il sole ad accompagnarvi fino all'arrivo.
E' stata una serata particolare per me presentare questo evento: tante ragazze sorridenti, che sfilano nei loro abiti eleganti da sposa, davanti ad un pubblico affascinato e gradevolmente sorpreso dal loro portamento aggraziato. Alcune di loro questo abito l’avevano già indossato per un’altra occasione durante una cerimonia dove erano le protagoniste, altre invece lo hanno portato per gioco solo quella sera sognando di reindossarlo in un prossimo futuro, comunque tutte splendide interpreti di un crepuscolo estivo nella mia amata Acqui Terme.
Devo dire che non c'è stata alcuna differenza tra modelle di professione e queste ragazze modelle per una sera, tutte all'altezza della situazione in un evento inedito per la città: complimenti a chi l’ha organizzato e supportato.
La sfilata è iniziata in cima alla splendida fontana sita nel centro di Acqui, per scendere ai piedi della stessa, da una scalinata illuminata di luce bianca in stile hollywoodiano come la divina Wanda Osiris era solita fare per raggiungere il palcoscenico; sullo sfondo non le trombe di “Senza Rete” ma la centralissima Piazza Italia.
Anche le musiche di contorno e gli accessori in dotazione alle sfilanti, a prima vista poco affini al contesto, ricordano il clima dei musical di Hollywood o dei locali di Broadway. Il bianco luccicante dei loro abiti fa da contrasto al nero del cappello a cilindro e il bastone da passeggio sotto il braccio, un po’ da “Singing in the Rain” di Gene Kelly o meglio ancora al “Cappello a Cilindro” di Fred Astaire e Ginger Rogers. Solo apparentemente poco congrui, il nero degli accessori contro il bianco degli abiti, volendo fare una piccola nota spiritosa, considerando che siamo in Piemonte molto vicini al capoluogo della regione, l’abbinamento di questi due colori ad una squadra calcistica è presto fatto. Ma questo contrasto a mio avviso non è stato creato dal coreografo in onore della Juventus, ciò che accomuna i due colori è l’eleganza di entrambe le cose, l’abito da cerimonia e gli oggetti complementari, così come Fred Astaire con cappello a cilindro, frac e scarpe di un lucido dove ci si può specchiare, tutto rigorosamente nero, danza abbracciato a Ginger Rogers nel suo tailleur a piume bianco immacolato. Anche a chi ha gestito la coreografia va il mio plauso. Bellissimi gli abiti in mostra, da vetrina di gran lusso, finiture attillate o ad ombrello come i vestiti in auge nel ‘800 da imperatrice Sissi d’Asburgo, veramente stupendi.
Poi, ammettiamolo, non sfiguravo nemmeno io nel mio abitino nero corto, mancava solo il mio Fred Astaire magari in doppio petto bianco, per rimanere in tema dello scontro di colori. Però, non me ne voglia il grande Fred e pace all’anima sua, meglio qualche partner un po’ più vicino ai miei tempi, quale un John Travolta Tony Manero, di bianco vestito per un giro di rock’n’roll alla discoteca “2001 Odissey” della “Febbre del sabato sera”
La sfilata prosegue fino a quando il cielo si fa buio e la sera lascia spazio alla notte, il pubblico applaude e non lascia il posto, vuole rimanere fino alla fine dello spettacolo, perché di spettacolo in fondo si tratta. E’ estate e fa ancora caldo anche se il sole oramai è a nanna e delega la luna a illuminare il mondo per lui, ma probabilmente il momento più caldo e interessante per i maschietti è stato quello in cui le spose si sono liberate dell'abito un po' "ingombrante" per dare spazio alla biancheria intima. Ed è vedendo le fotografie di quel momento che un mio amico molto attento a questi particolari ha notato la “mancanza” di un altro accessorio di colore nero in dotazione alle ragazze: il "girocollo" di alcune di loro….o forse ha notato la “presenza” di un qualcosa sempre di colore nero che con il vestito indossato in precedenza non si poteva vedere? In merito a ciò non è stato chiaro, tuttavia un commento l’ha fatto: “….cipicchia!!!”
....e allora come si suol dire: W la sposa!!!
Ciao alle prossime dalla vostra amica La Ros Rosanna Massari.
“Star bene con se stessi non ha prezzo” - sentirsi bene al lavoro e nella vita -
Un gruppo al femminile.
"Bello il gruppo delle fisioterapiste, un gruppo di donne che sa benissimo che insieme si è più forti.
Un bel gruppo di donne impegnate nel prendersi cura di corpi lesi, feriti, invecchiati, ma anche della loro anima, intesa come psiche. Sì, perché non è possibile dividere un corpo da tutta la sua sfera emotiva e psicologica.
Un gruppo in formazione che cresce per creare forti alleanze professionali e forse anche amicali, un gruppo che si tratta con rispetto per diventare complice e lavorare meglio, con la consapevolezza che l’antagonismo indebolisce ed innalza i muri emotivi.
Ogni giorno rappresenta una vera possibilità di incontro, fatto di autenticità, di relazione, di supporto reciproco, di gesti e di attenzioni.
Quando stiamo bene al lavoro stiamo bene anche nella relazione con il paziente."
Sentirsi bene nel corpo, nella mente nelle proprie emozioni equivale a sentirsi bene anche con gli altri.
Stare bene per imparare a concentrarsi e vivere in un presente di pace interiore che nessuno e niente possa disturbare, neppure i pensieri, le emozioni “tossiche”, i giudizi, i ricordi fatti di un passato distruttivo o di un futuro che mette ansia.
Sentirsi bene è un’arte che richiede due prerequisiti: per primo riconciliarsi con il passato per lasciare andare le delusioni e poi smettere di ossessionarsi con un futuro fatto di cose o avvenimenti che magari non si realizzeranno mai. Sicuramente siamo tutti d’accordo con queste affermazioni! Perché allora è così difficile trovare questo equilibrio interiore? Perché è così difficile gioire di quel che siamo o di ciò che abbiamo? Che lo vogliamo o no c’è sempre qualcosa che non va, qualcosa che scricchiola e ci impedisce di sperimentare un benessere duraturo, che non decada e rimanga forte anche nella bufera.
Accettare ed imparare ad essere se stessi in un mondo che chiede costantemente risultati, dove la sconfitta non è accolta e le debolezze di qualsiasi tipo rappresentano un essere “espulsi” senza possibilità di replica.
Ed ecco che per stare bene con se stessi occorre fortificarsi di filtri positivi per guardare fuori e dentro di noi.
Questo è stato un percorso motivazionale esperienziale dove si sono toccate le aree delle fiducia verso se stessi, la fiducia verso gli altri, l’accettazione, l’equilibrio interiore e la gestione delle emozioni (pensieri, stati d’animo, ricordi). Si è sperimentato come rallentare e cercare la calma, perché se c’è calma, se c’è amor proprio ed equilibrio, nessuna nuvola può spegnere il sole che abbiamo dentro.
"....dove amor sorride e più benigno irradia il sol...." cit. La 33 Inno degli Alpini.