Quando il mio amico Gigi mi ha proposto un incontro formativo/espressivo con le ragazze della pallavolo, è stata per me fonte di gioia.
E ciò che segue è il racconto, della serata all’interno della palestra dell’Istituto Onnicomprensivo di Milano, luogo dove si allenano le atlete. Il setting è stato lo spogliatoio, luogo interessante ed unico per un incontro emotivo. Nello spogliatoio ci si mette un po' a nudo, ci si cambia di abito per entrare in un ruolo diverso, nuovo e lo si fa insieme.
“Mettersi in gioco”: direi che può essere la sintesi della serata. É un’azione non semplice da realizzare. Si può dire che ci viene più facile parlare degli altri e meno di noi stessi.
Mettersi in gioco è una qualità umana che sottende la disponibilità ad esserci, qui e ora. Vuol dire avere il coraggio di esprimersi, di parlare di sé, di essere pronti ad affrontare critiche, sguardi, pensieri altrui. In genere appartiene al mondo adulto, o meglio a quelle persone che hanno investito su se stesse, andando a fondo, alla scoperta del mondo interiore, con un atteggiamento timoroso e spaventato, ma sicuramente determinato che mira alla scoperta della propria profondità, non sapendo esattamente cosa si possa trovare. Vuol dire uscire dalla propria zona di confort per cercare l’ “altro”, per confrontarsi , fondersi per poi distanziarsi e successivamente creare la propria individualità. È un processo di crescita non da poco conto, perché vengono investite e fatte circolare tante energie, che permettono all’altro di conoscere delle parti di sé.
Tutto questo è accaduto!
Ci siamo messi in semicerchio, accogliendo nell’interazione, a votazione con alzata di mano, anche la coach e 3 genitori. La serata si è aperta con la presentazione delle ragazze, attraverso le tecniche attive psicodrammatiche, esprimendo con coraggio le proprie emozioni, irrequietezze, insoddisfazioni, ingiustizie, avversioni verso dinamiche di gruppo non condivise. Tutto questo appartiene alla vita di ogni gruppo: clinico, sportivo, amicale. Ma la bellezza di questa interazione è stata proprio quella di ascoltare ognuna e scoprire il desiderio profondo di volere il meglio per questo gruppo di pallavolo, di voler investire, attraverso il mettersi in gioco e quindi dimostrare una delle più grandi ricchezze umane che si possa coltivare: l'apertura al mondo.
Infine ecco il mio desiderio che parte dal cuore, auguro alle ragazze della Pallavolo Viscontini Bianca che possano comprendere ed incarnare i veri valori dello sport di squadra per diventare atlete, ma soprattutto donne migliori!
Interverrò al convegno dove saranno presenti i tecnici della corsa specializzati in fondo e mezzofondo per trattare ed approfondire nei dettagli la tematica degli allenamenti. La locandina dell'evento qui di seguito.
In occasione dell'evento sarò lieta di presentare al pubblico in sala il corso intitolato "LA MOTIVAZIONE NELLO SPORT", dove verranno apprese le pratiche di Mindfulness, utili alla gestione di situazioni stressanti che hanno a che vedere con lo sport, ma anche nella vita di tutti i giorni.
Pensare alla serata del 18 dicembre mi fa provare un senso di gratitudine che mi attraversa il corpo e arriva fino al cuore per trasformarsi in calma e pace interiore. Voglio ringraziare tutte le persone che erano con me, che hanno condiviso e partecipato in modo attivo all’interazione di gruppo condividendo anche le proprie esperienze di vita.
L’intento della serata è stato quello di presentare il corso di "Motivazione attraverso le pratiche di Mindfulness" che si terrà a gennaio presso la sede del C.R. Lombardia di FIDAL, che ringrazio, insieme al suo presidente Gianni Mauri per il patrocinio concesso.
Sappiamo che nelle vita e nello sport possiamo vivere momenti emotivi che ci sovrastano e ci mandano in confusione perdendo di vista la rotta, per questo diventa importante per il nostro benessere psico-fisico, regolare le nostre emozioni che si manifestano come stati psico-fisici con i quali dobbiamo fare i conti: ansia, stress, paura di non farcela, solitudine, stanchezza, dolore, comportamenti evitanti, problemi relazionali e così via.
La gestione dell’emozione non ce l'hanno insegnata a scuola, si impara e la Mindfulness può essere una possibilità, fra le tante, per prendersi cura della propria emotività: ascoltarla, accettarla, trasformarla per smettere di lottare contro gli eventi della vita. Apprendere a non avere paura delle proprie emozioni, dei propri pensieri, ma accoglierli, reagire, in modo consapevole, allo stress che provocano e cambiando la relazione con dolore e il disagio. Tutto questo ha come sfondo il coraggio: la forza del cuore e l’intenzionalità, ossia quell’atteggiamento volitivo fatto di fermezza ma anche fatto d’amore verso se stessi.
Il termine Mindfulness non è semplice da spiegare a parole, perchè si riferisce prima di tutto ad un’esperienza diretta e il suo significato è rivolto al vivere intensamente il momento presente.
Imparare a fare pratica di Mindulness, ossia di Consapevolezza, è semplice, basta restare fermi e portare l’attenzione al respiro e al corpo; ma nello stesso tempo è molto difficile perché l’attenzione divaga non è mai ferma e questo può provocare irrequietezza, agitazione, dubbio sulla pratica e quindi abbandono.
Interazione di gruppo però è anche costruire assieme un momento conviviale; la serata si è conclusa davanti ad un tavolo imbandito di tutto punto, con una bella fetta di panettone ed un brindisi beneaugurale che sia propizio affinchè ognuno di noi possa trascorrere le imminenti festività in pace e tranquillità.
Il prossimo appuntamento di presentazione del corso sarà il 5 gennaio 2019 al pre-Campaccio in occasione del Convegno tecnico con gli allenatori esperti del fondo/mezzofondo, dal titolo: "Siamo nati per correre?".
Sei invitata/o alla serata di presentazione del corso di motivazione attraverso le pratiche Mindfulness, presso il palazzo delle Federazioni Sportive CONI di Milano.
L'incontro della durata di circa un'ora viene organizzato per far comprendere ed eventualmente sperimentare le pratiche per la gestione di eventi stressanti legati allo sport e non solo:
gestire ansia ed emozioni che possono interferire con le prestazioni (rabbia, tristezza, solitudine, senso di vuoto)
contenere la compulsione ad agire (alimentazione, fumo, ecc.)
prevenire gli infortuni
Per conoscere meglio l'argomento ti invito a visitare la pagina dedicata su questo sito all'indirizzo Mindfulness.
Al fine di organizzare al meglio la sala è gradito un riscontro di conferma partecipazione all'indirizzo mail: posta@rosannamassari.it
Rosanna Massari
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