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“Star bene con se stessi non ha prezzo” - sentirsi bene al lavoro e nella vita -

Un gruppo al femminile.

"Bello il gruppo delle fisioterapiste, un gruppo di donne che sa benissimo che insieme si è più forti.

Un bel gruppo di donne impegnate nel prendersi cura di corpi lesi, feriti, invecchiati, ma anche della loro anima, intesa come psiche. Sì,  perché non è possibile dividere un corpo da tutta la sua sfera emotiva e psicologica.

Un  gruppo in formazione che cresce per creare  forti alleanze professionali e forse anche amicali, un gruppo che si tratta con rispetto  per diventare complice e lavorare meglio, con la consapevolezza che l’antagonismo indebolisce ed innalza i muri emotivi.

Ogni giorno rappresenta una vera possibilità di incontro, fatto di autenticità, di relazione, di supporto reciproco, di gesti e di attenzioni.

Quando stiamo bene al lavoro stiamo bene anche nella relazione con il paziente."

La Ros ed il gruppo al femminile

Sentirsi bene nel corpo, nella mente nelle proprie emozioni equivale a sentirsi bene anche con gli altri.
Stare bene per imparare a concentrarsi e vivere in un presente di pace interiore che nessuno e niente possa disturbare, neppure i pensieri, le emozioni “tossiche”, i giudizi, i ricordi fatti di un passato distruttivo o di un futuro che mette ansia.
Sentirsi bene è un’arte che richiede due prerequisiti: per primo riconciliarsi con il passato per lasciare andare le delusioni e poi smettere di ossessionarsi con un futuro fatto di cose o avvenimenti che magari non si realizzeranno mai. Sicuramente siamo tutti d’accordo con queste affermazioni! Perché allora è così difficile trovare questo equilibrio interiore? Perché è così difficile gioire di quel che siamo o di ciò che abbiamo? Che lo vogliamo o no c’è sempre qualcosa che non va, qualcosa che scricchiola e ci impedisce di sperimentare un benessere duraturo, che non decada e rimanga forte anche nella bufera.
Accettare ed imparare ad essere se stessi in un mondo che chiede costantemente risultati, dove la sconfitta non è accolta e le debolezze di qualsiasi tipo rappresentano un essere “espulsi” senza possibilità di replica.
Ed ecco che per stare bene con se stessi occorre fortificarsi di filtri positivi per guardare fuori e dentro di noi.
Questo è stato un percorso motivazionale esperienziale dove si sono toccate le aree delle fiducia verso se stessi, la fiducia verso gli altri, l’accettazione, l’equilibrio interiore e la gestione delle emozioni (pensieri, stati d’animo, ricordi). Si è sperimentato come rallentare e cercare la calma, perché se c’è calma, se c’è amor proprio ed equilibrio, nessuna nuvola può spegnere il sole che abbiamo dentro.

"....dove amor sorride e più benigno irradia il sol...." cit. La 33 Inno degli Alpini.

Rosanna Massari La Ros

Giochi sulla fiducia
Pausa pranzo
Lavoro sulle emozioni
Giochi sulla fiducia

Gran bella esperienza quella di domenica 19 agosto, nello splendido scenario del territorio molto caro a Fausto Coppi: Castellania, nelle colline piemontesi.

È il luogo natio del grande campione e di suo fratello Serse. Un territorio ricco di storia ciclistica. Quando il mio amico RS ha saputo che avrei partecipato a quella gara, nemmeno si è preoccupato di chiedermi quanto fosse lunga o come era il percorso oppure mandarmi un augurio di vittoria o perlomeno di buona gara, niente di tutto ciò! Il suo unico interesse era che mi prodigassi in giro per il paese alla ricerca di qualche gadget o cartolina da regalargli e da aggiungere alla sua collezione di cimeli e documenti della storia del ciclismo che mai come qui a Castellania ha riempito pagine di libri e giornali.

Nell’allegria dell’evento con la giornata che si apriva ad un caldo sole e cielo terso, aleggiava anche un velo di tristezza: la tragedia di Genova consumata qualche giorno prima aveva preso nell’animo. Quel minuto di silenzio osservato prima della partenza ha pervaso i nostri cuori e la sensibilità di tutti i runners presenti, incluso il pubblico che si è unita alla sofferenza di tutto il mondo.

Siamo partiti in più di 300 con un dislivello di 300 metri circa, il continuo nominare il numero 300 non può non farmi venire in mente l’inizio della “Spigolatrice di Sapri”, si, proprio quella, tutti ricordano come inizia, purtroppo pochi si ricordano come prosegue: “Eran 300 eran giovani e forti e sono…”, cosa sono? No, no, non è il nostro caso, giammai, beh… rimandiamolo ad un futuro remoto, questa è una giornata di festa! Però i due aggettivi meritano un commento. Giovani? Si, perlomeno anche noi un po’ meno giovani ci sentiamo ancora giovani dentro. Forti? Aspettiamo l’arrivo, tuttavia anche l’ultimo al traguardo sarà stato forte.

Ora un po’ di cronaca. Subito dopo la partenza una discesona a passo moderato. Ovviamente si fa per dire, moderato è un eufemismo, coltello tra i denti, cerchiamo la posizione migliore, gli atleti top l’avevano già presa ed io con loro. Già, che ho io di meno dagli atleti top? Ci rivediamo al traguardo carissimi. Dopo la curva inizia la vera competizione. Un percorso bellissimo, fatto di colline, vigneti, boschi. Ho potuto guardare solo a spizzichi e bocconi, dovevo essere concentrata a non capicollare dalle discese.

Ho scelto di correre in modo strategico, cercando di restare sulle mie sensazioni fisiche, emotive e notare se avevo pensieri fuorvianti che mi riconducevano a domande tipo: “machimelafattofare!” Ero concentratissima, ma nonostante questo la fatica si è fatta sentire.

E tra un su e giù di salite e discese, i 10km li ho messi alle spalle e sono giunta all’arrivo. Arrivo che, per concludere in bellezza come nelle migliori tradizioni compare all’improvviso dopo un’ultima rampa da colpo di grazia finale. Li c’era il pubblico ad applaudire e il mio amico Fausto, speaker eccezionale, che mi ha accolta con la sua voce! Senti un po’ carissimo, vedi di non rubarmi il microfono né!

Il mio amco Fausto di Bio Correndo ci riprende alla partenza

Un secondo posto di categoria ed un ottavo posto assoluto, direi che non ci si può lamentare. Ora un po’ di relax dalla corsa, anche se non so quanto durerà, sappiamo tutti che la corsa è uguale ad una dipendenza da sostanze, ammettiamolo! Sinceramente, dopo questa avventura già sto pensando ad un’altra proposta che mi è arrivata per una vertical a Colico sul lago di Como: nemmeno c’è bisogno che vi indichi chi mi ha messo in testa questa idea, ci penserò!

Per concludere, ancora una cosa, uno dei ricordi più belli e graditi di quel giorno, la visita di due mie carissime amiche di Acqui: le maestrine Simo e Barbara. Sono giunte inaspettatamente, un po’ come l’interrogazione a scuola, proprio il giorno che non hai studiato, alla tv c’era la puntata di Heidi e non volevi perdertela, tanto pensavi di farla franca, ma mi hanno riempito il cuore! Grazie amiche!

Accidenti, alla fine di tutto ho dimenticato di cercare il gadget per RS, temo continuerà a lamentarsi e farmela pesare per un bel po’! Penso che per zittirlo un attimo chiederò a Barbara o Simo di fargli recitare la “Spigolatrice di Sapri”, tiè! Ma non tema RS, ho saputo da indiscrezioni trapelate nell’ambiente che il suo gruppo ciclistico ha intenzione di organizzare una gita a Castellania la prossima primavera: negozi di souvenir, fate rifornimento!

La vostra Rosanna La Ros Lady Up

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.......e cooming soon, l’articolo del vertical dello Scoggione a Colico, alla fine ho gareggiato pure lì!

Scuola di Psicodramma...coi compagni di corso!
Ma che belle foto!
LaRos Psicodramma
LaRos Psicodramma 02
LaRos Psicodramma 01
LaRos Psicodramma
Cristina Bergo...mi son permessa di condividerla....
Quanti ricordi..
Un percorso intenso che ci ha permesso di prenderci cura di noi per poter prenderci cura degli altri.
Grazie ai nostri docenti:
Mario Valzania, Mario Buchbinder, Luigi Dotti...tutte grandi persone che ci hanno dato e ci danno ancora molto...
Ovviamente includendo i compagni né? Che abbraccio tutti! 

La Ros

Ciao amici runners,

per chi di voi ritornerà dalle vacanze contento e riposato...contento non credo perchè se torna vuol dire che le ha finite, riposato, mah dubito, però anche per chi dovrà andarci o per chi non ci andrà proprio ma almeno una giornata al fresco della montagna la  vorrà passare sgambettando per sentieri, vi segnalo per domenica 26 agosto questo evento.

L'organizzazione a cura del CAI Colico, ma una mano è arrivata dal mio amico Taoufiq Saoudi, responsabile settore corsa in montagna di FIDAL Lombardia, che mi ha invitato a partecipare a questa gara e provare di nuovo la sensazione di essere una Lady Up, sempre più in alto e sempre di corsa. Ho accettato volentieri e senza pensarci due volte il suo invito e credo che mi presenterò alla partenza carica, allenata e pronta a dare il meglio di me.

La sfida è riaperta, chi mi vuole battere? Beh, si iscriva da qui, si presenti al via e poi vediamo come andrà a finire, la strada darà il suo verdetto. Ops, niente strada ma un sentiero che va su, su, su....!!!

Come sarà il percorso? Guardatelo qui. Dimenticavo, la partenza in località Rusico di Colico è un po' fuori mano, prendete per la frazione Fontanedo e proseguite fino alla fine della strada verso i monti di Rusico.

Vi aspetto.

La vostra Rosanna La Ros Lady Up

 

Che seratona!
Grazie Stefano Salino per averci dato questa bella possibilità di vivere una brillante esperienza di sport a Tornaco, insieme ai SuperEroi che hanno animato la corsa dei piccoli...
E grazie a Elena Bolgiani...che attraverso la rivista La Corsa diffonde questo grande strumento di benessere...a disposizione di tutti: lo sport!
La Ros

.....a breve qualche foto dell'evento, tornate su questa pagina a vederle amici.